martedì 9 luglio 2013


 

Un Satiro che non era un satiro ma un eroe
a cura di Antonio Scupola della II B IMT

 
C’era una volta, in un paese lontano, un uomo molto povero chiamato Satiro.

Egli viveva per strada chiedendo l’elemosina, ma non guadagnava neanche un soldo. Possedeva soltanto una fionda e indossava vestiti logori e rattoppati.

Aveva pantaloni blu che gli arrivavano alle ginocchia, una maglietta rosa che si fermava a metà petto e le maniche arrivavano al gomito. Aveva i capelli castani e girava per il paese scalzo. Ogni giorno passava davanti a lui un signore ricco e potente, di nome Olat e, ogni volta, Satiro gli chiedeva la carità.

Un giorno Olat si stancò di vedere sempre Sativo chiedergli l’elemosina, allora chiamò una guardia e disse: <<Quell’uomo mi ha rubato un sacco di monete! Arrestatelo!>>. Allora la guardia lo prese e lo mise in prigione.

Era una stanza grigia, con una sola finestra, che rendeva il suo animo ancora più triste.

Ad un tratto Satiro sentì una voce che diceva: <<Se vuoi uscire da questa prigione guarda in basso>>.
Così egli guardò in basso e vide due ragnetti completamente neri. Quindi disse loro, impaurito<<Chi siete? Che cosa volete?>>,. Il primo rispose: <<Io mi chiamo Albert>> e il secondo disse <<Io sono Ercole>>, poi aggiunse: <<Noi ti possiamo aiutare ad uscire di prigione>>. Satiro a quel punto cominciò a rallegrarsi e chiese: <<E come potreste fare?>>. Albert rispose: <<Noi siamo magici, e potremmo aprire un tombino, questo
è l’unico metodo per scappare, soltanto che nel viaggio incontreremo un orco alto 20 metri>>. Satiro ci pensò poi accettò e scesero giù per il tombino. Dal tombino, si trovarono in un tunnel sotterraneo tutto rosso, non c’era proprio niente di un altro colore. Il suolo era ricoperto da una corta erbetta, anche questa rossa. Si misero in viaggio e camminarono per molti giorni finché trovarono l’arco. Satiro ci pensò un po’, poi accettò e scesero giù per il tombino. Si trovava in un tunnel sotterraneo tutto rosso, non c’era proprio niente di altro colore. Il suolo era ricoperto di una corta erbetta, anche questa rossa. I tre si misero in viaggio e camminarono per molti giorni finché trovarono l’orco. Era tutto verde con i vestiti marroni. Egli disse rivolto a Satiro: <<tu, per uscire da questa prigione dovrai sconfiggermi>>.

Satiro cominciò a pensare a cosa fare poi gli venne un’idea. Nell’erba vide luccicare qualcosa: era una collana dell’orco; così prese la fionda e sparò il medaglione dritto negli occhi dell’orco che cadde, sbatté la testa e morì.

Guardandosi intorno, Satiro vide una porta, la aprì ed uscì dalla prigione, rivedendo finalmente la luce. Quindi disse ai due amici ragni: <<Evviva, siamo liberi dalla prigione!>>

A quel punto, li vide trasformarsi in due principi che dissero: <<Grazie, ci hai liberato da un crudele incantesimo! Eravamo stati trasformati in ragni e saremmo tornati alla nostra figura solo se fossimo usciti da quella prigione.>>. Poi aggiunsero: <<Ti ricompenseremo con dieci sacchi di monete d’oro>>. Così Satiro divenne ricco.

Poi però andò dalla guardia che l’aveva arrestato e denunciò Olat perchè lo aveva accusato ingiustamente. Così Olat finì in prigione mentre il povero Satiro fu finalmente felice.

 


 

mercoledì 3 luglio 2013

La mia esperienza con gli ufo

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Vengo dal pianeta Mondogatto, dove fa un freddo!!!
La mia esperienza con gli ufo
Di Vitalina Frankova , II A SM
 
 
 
Da quasi un anno e mezzo, ormai,  non riesco più a prendere sonno facilmente, il buio per me è diventato un vero e proprio incubo e tutto questo è dovuto a quella sera del 24 giugno 2011. Mentre chiudevo le persiane delle finestre, mi accorsi di una strana luce che stava proprio sopra le montagne che si trovano di fronte alla finestra, all’inizio pensai che fosse una stella oppure un satellite, poi però rimasi li a guardarla ancora per un po’ e vidi che non si trattava di una semplice stella ma era una luce strana. Sembrava quasi che girasse su stessa e nello stesso tempo si spostava verso destra. Continuai a fissarla per ancora qualche minuto, non riuscivo più a distogliere lo sguardo, volevo smettere ma era come se qualcosa mi tenesse li a fissarla e basta. Tra me e me pensavo : “Basta! Devo smettere di guardarla, altrimenti sta notte non dormirò”. Dalla paura non riuscii a fermarmi, anzi, più paura cominciai ad avere e più la fissavo. Poi ad un certo momento la paura è stata talmente forte che cominciai ad urlare e subito  arrivarono mia madre e mia sorella, ma nel momento in cui arrivarono, questa luce scomparve. Mia mamma mi disse: “ Dai, non sarà niente… chiudi le persiane e mettiti a dormire”. Non finì nemmeno la frase che una fastidiosissima luce come un laser di colore verde penetrò nella stanza illuminandola internamente. Lì  fu veramente un momento di puro panico per tutte e tre. Non avevo mai visto una cosa del genere in vita mia e non potevo nemmeno immaginare che cosa potesse essere, poi cominciai a pensare che potevano essere gli UFO. La paura aumentava sempre di più ma ancora ero li come immobilizzata a fissare fuori dalla finestra, nessuno delle tre riusciva a smettere di guardare. Intanto  la luce aumentava a girare e a girare su se stessa illuminando tutta la montagna  sottostante. Lì capimmo che bisognava fare qualcosa e mia mamma chiamò la protezione civile perché venissero a  vedere anche loro. Mia sorella intanto tentava di fare un video, ma purtroppo non si vedeva niente solo una piccola luce nel buio. Mia mamma spiegò alla protezione civile che cosa stesse succedendo, ma loro non la presero sul serio e dissero che sarebbero venuti il giorno seguente a dare un’occhiata. Allora noi rimanemmo ancora li a guardarla ed ad un certo punto questa luce si suddivise in tre sfere e una di essa si diresse verso di noi con tale velocità che quasi non ci accorgemmo. Nonostante la paura non ci decidevamo  a chiudere la finestra e continuavamo a guardare. Nella mia testa stava cadendo di tutto, ormai credevo che non saremmo rimaste vive, avevo paura che quella luce potesse atterrare o addirittura entrare nella nostra camera. La mia mente funzionava ma il corpo sembrava si fosse paralizzato e anche gli occhi, credo che anche se mi si fosse presentato davanti un ufo non sarei riuscita a scappare. Tutto successe così in fretta che non mi accorsi che una delle tre luci passò proprio sopra il tetto della nostra casa e scomparve nel nulla. Le altre due luci, intanto continuavano a girare e a girare e a spostarsi sempre di più verso il basso quasi come se volessero atterrare nella montagna. Rimanemmo a guardare per circa 40 minuti e poi finalmente decidemmo di chiudere la finestra. Non dormii tutta la notte, anzi tutto il mese, ancora oggi ho paura di chiudere le persiane di sera. Credo che questa orribile esperienza purtroppo non me la dimenticherò mai e non saprò mai esattamente che cosa è stata con la luce. Non auguro davvero a nessuno un esperienza di questo genere. Nonostante molte testimonianze di persone che hanno visto questo fenomeno ci sono molte persone che non ci credono. Anche io non ci credevo molto una volta, ma dopo questa esperienza ci credo e come. Posso soltanto sperare che non mi ricapiti più nella mia vita. Potrò raccontarla quanto voglio e a chiunque ma mai riuscirò a spiegare  le sensazioni che ho provato in quel momento, posso solo dire che è stato davvero spaventoso.

Vitalina

 
Non andare a cercare cose misteriose: rischi di trovarle!!!     Lidia